Con il Decreto Direttoriale 13 luglio 2017, n. 1735, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha pubblicato l’avviso che assegna 497 milioni di euro al finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2015-2020:
- Aerospazio
- Agrifood
- Blue Growth
- Chimica verde
- Cultural Heritage
- Design, creatività e Made in Italy
- Energia
- Fabbrica Intelligente
- Mobilità sostenibile
- Salute
- Smart, Secure and Inclusive Communities
- Tecnologie per gli Ambienti di Vita
In attuazione dell’Asse II del PON “Ricerca e Innovazione” 2014-2020, il MIUR realizza l’intervento con l’obiettivo di creare e stimolare un ecosistema favorevole allo sviluppo “bottom up” di progetti rilevanti attraverso forme di partenariato pubblico-privato che integrino, colleghino e valorizzino le conoscenze in materia di ricerca e innovazione.
Le domande dovranno essere presentate dal 27 luglio al 9 novembre 2017 tramite i servizi dello sportello telematico SIRIO (http://roma.cilea.it/Sirio) da parte di imprese, università, enti pubblici di ricerca, organismi di ricerca pubblici e privati, amministrazioni pubbliche e ogni altro soggetto in possesso dei requisiti previsti dall’avviso, ai sensi dell’art. 5, comma 1 del DM 593/2016. I soggetti ammissibili, riuniti nella forma di partenariato pubblico-privato, potranno presentare richiesta per il finanziamento di progetti di valore compreso tra 3 e 10 milioni di euro.
Gli interventi dovranno svolgersi nei territori del Mezzogiorno, tuttavia, in attuazione dell’art. 70 del Regolamento (UE) 1303/2013, una quota delle risorse PONRI è destinata a finanziare attività che potranno svolgersi anche nelle restanti regioni del Centro-Nord (fino ad un massimo del 20% dei costi ammissibili) purché sia dimostrato il beneficio per i territori del Mezzogiorno in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese e di valorizzazione dei risultati della ricerca.
La durata massima dei progetti, indicata in sede di presentazione della domanda di agevolazione, non deve superare i 30 mesi, prorogabile una sola volta e per un massimo di ulteriori 6 mesi.
I progetti (elaborati in lingua italiana e in lingua inglese), sono ammessi all’agevolazione nella forma del contributo alla spesa, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto:
- Ricerca Industriale: nel limite massimo del 50% dei costi ammissibili;
- Sviluppo Sperimentale:
- nei limiti del 25% incrementabile sino ad un massimo del 50% per le PMI e del 40% per le Grandi Imprese, nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 25, commi 6 e 7 del Regolamento (UE) 651/2014;
- in misura pari al 50% per tutti gli altri soggetti ammissibili.
Le spese ed i costi ammissibili sono riferibili a: costi degli strumenti e delle attrezzature, costi dei fabbricati e dei terreni, costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti, spese generali supplementari ed altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi.
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